...il Coro
Un gruppo di giovani nuoresi appassionati di canto
corale decide, nell’ormai lontano 1987, di far nascere il sesto coro della città
di Nuoro. Si avvalgono della collaborazione di colui che è ancora oggi
riconosciuto il più grande tra i maestri, non solo di Nuoro ma dell’intera
Sardegna: Banneddu Ruiu. Il Maestro Ruiu è stato il primo in assoluto a
dare senso compiuto ai brani della tradizione, ed a realizzare le prime
composizioni di musica colta d’ispirazione popolare. Ancora oggi la
registrazione realizzata con l’allora Coro Barbagia, dal titolo “Sardegna Canta
e Prega”, è ricordata come una delle migliori, se non la migliore in assoluto,
tra le incisioni mai realizzate dai cori sardi e nuoresi in particolare.
Viene inizialmente scelto il nome di “Coro Folk Polifonico di Banneddu Ruiu”,
che nel 1990 viene modificato nell’attuale denominazione di Associazione
Culturale Coro Grazia Deledda. L’associazione si costituisce ufficialmente
nello stesso anno presso uno studio notarile di Nuoro.
I primi anni sono dedicati all’apprendimento di tutti i brani del vastissimo
repertorio di Banneddu. Si pensi ai più noti: Adios Nugoro amada, Non potho
reposare, Cunservet Deus su Re, In su Monte ‘e Gonare tra i canti divenuti ormai
tradizionali; Deus ti salvet Maria, Non mi giamedas Maria, Stabat Mater tra i
religiosi.
La prima esibizione si svolge l’8 giugno 1988 in una cornice tra le più
suggestive: il Teatro Eliseo di Nuoro. Il numeroso pubblico presente esprime il
suo apprezzamento: il Coro è ufficialmente nato!
Dopo due anni il Maestro Ruiu deve purtroppo interrompere il lavoro con il Coro
e la direzione artistica viene affidata ad uno dei soci fondatori, il compianto
Antonello Congiu (scomparso nel novembre del 2007), che è sempre stato
tra i più attenti “discepoli” di Banneddu.
La decisione di omaggiare con il proprio nome la figura più importante della
cultura nuorese di tutti i tempi, premio Nobel per la letteratura nel 1926, non
vuol essere solo e puramente simbolico. L'Associazione infatti, fin dai primi
anni di vita, sviluppa la ricerca e lo studio delle tradizioni culturali, con
particolare attenzione alla conservazione ed alla divulgazione della lingua e
dei costumi.
Nasce l’esigenza di fare un ulteriore salto di qualità sotto l’aspetto
squisitamente musicale; sulla scorta di altre esperienze positive si valuta la
possibilità di affidarsi ad un professionista. Ecco quindi che nel 1996 la
direzione artistica viene affidata al Maestro Paolo Flumini, nuorese,
diplomato in canto artistico presso il Conservatorio statale di Musica "G.P.L.
da Palestrina" di Cagliari e vincitore di concorso per artisti del Coro indetto
dall'Accademia di Musica "Santa Cecilia" di Roma.
La collaborazione con il Maestro Flumini, che si protrarrà fino alla fine del
2000, consente ai coristi di affinare la tecnica e di cimentarsi finalmente
nella prima incisione su CD dal titolo “Intro su Coro”.
Sono inoltre gli anni nei quali il repertorio viene arricchito, oltre che con i
brani del Maestro Flumini, con quelli di altri compositori. Tra tutti ricordiamo
in modo particolare l’inno sardo alternativo al sabaudo Cunservet Deus su Re:
"Sardigna", meraviglioso brano della “sardità” composto dal grande Stanislao
(Lao) Silesu , nativo di Samassi, su poesia di Antioco Casula “Montanaru”
di Desulo. L’esecuzione e la divulgazione di questo pezzo consentono
all’Associazione di far conoscere in tutta l’isola il Silesu, uno dei figli più
illustri della Sardegna, famoso in tutto il mondo per le sue composizioni ma
quasi dimenticato nella terra natia.
Gli eredi del Silesu concedono Sardigna in esclusiva all’Associazione.
Si mettono inoltre in musica alcune poesie di Franzischinu Satta (nuorese
“predale” purtroppo scomparso nel 2001) e di Leonardo Berria, poeti
sempre più apprezzati per le loro rime.
Il contributo dell’Associazione per la crescita culturale della città registra
nel 1998 un altro significativo evento: la partecipazione allo spettacolo
organizzato per "Sa die de sa Sardigna" dal regista teatrale
Gavino Poddighe con "I segni delle Radici".
E’ un nuovo grande successo, la piazza Sebastiano Satta gremita come in
pochissime altre occasioni dimostra che la città ha “fame” di teatro e si pensa
a contribuire attivamente anche su questo fronte.
Il traguardo più ambito non viene però trascurato e finalmente, nell’ottobre del
2000, viene presentato il primo lavoro discografico.
Il titolo, "Intro su Coro" (brano scritto e musicato dal prof. G.F.
Oppo), si ispira al primo vero romanzo di Grazia Deledda, “La via del male”:
si tratta infatti dell’unico pezzo musicale ispirato dal pur immenso lavoro
prosaico prodotto dal premio Nobel.Nel CD trovano spazio:
• Sardigna - testo di Antioco Casula “Montanaru”,
Musica di Lao Silesu, Arm.ne di Paolo Flumini;
• Intro su Coro – testo e musica di
Gianfranco Oppo, Arm.ne di Paolo Flumini;
• A Nugoro – testo di Franceschino Satta,
Musica di Paolo Flumini;
• Adios Nugoro amada – testo del Can.
Antonio Giuseppe Solinas, Musica di Banneddu Ruiu;
• Appassionada – testo di Pasquale
Dessanay, Musica di Paolo Flumini;
• In su Monte ‘e Gonare – popolare, Arm.ne
Banneddu Ruiu;
• Cunservet Deus su Re – testo Abate
V.Angius, Musica G.Gonella, Arm.ne Banneddu Ruiu;
• La Corsicana – popolare gallurese, Arm.ne
Banneddu Ruiu;
• Ninnia – testo di Leonardo Berria,
Musica di Paolo Flumini;
• Bobore Ficumurisca – popolare, Arm.ne
Banneddu Ruiu;
• Un’istella a mesunotte (Sa par’historia ‘e Balu Birde)
– popolare, Arm.ne Banneddu Ruiu.
E fa inoltre il suo esordio il Tenore Grazia Deledda completando
l'opera con due pezzi:
• Coro anninnò anninnò – a boche ‘e ballu – popolare
recuperato dalla ricerca storica della stessa Grazia
Deledda (1896);
• Non ti vincat sa tristura – a boche seria
– poesia di don Salvatorangelo Chessa. La
presentazione del CD vede per la prima volta il Coro nelle vesti di protagonista
teatrale: i brani letti dagli attori Gavino Poddighe, Francesca Beccu
e Tonino Mesina sono accompagnati dal canto. L’esperimento piace
moltissimo e partorisce un nuovo spettacolo, dal titolo “La via del male”,
riproposto successivamente in numerose piazze della provincia e non solo.
Altri ancora sono i contributi teatrali in “Ombre”, ispirato a “Il giorno del
giudizio” di Salvatore Satta, ed in “Sa gherra ‘e Morgogliai”,
ispirato a “Caccia grossa” di Giulio Bechi. In quest’ultimo lavoro in
particolare viene trascurato l’aspetto corale per dedicarsi interamente alla
recitazione.
Dei lavori teatrali si parla comunque diffusamente nella sezione apposita di
questo sito.
Nel 2001 il Coro passa sotto la direzione del Maestro Giovanni Dessì,
giovane artista nuorese che per lunghi anni ha coltivato lo studio e la passione
per la musica.
Il nuovo direttore manifesta fin da subito indubbie capacità artistiche e
professionali, unitamente alla grande passione per il folclore nuorese e le sue
tradizioni.
Tra i nuovi brani prodotti dal Maestro Dessì ci piace ricordare “S’ Abbocau”,
composto su una poesia di un altro illustrissimo figlio della città di Nuoro:
Sebastiano Satta. Di particolare rilievo il fatto che si tratti di una delle
rarissime poesie in lingua sarda del “vate” di Sardegna.
Una particolare attenzione, pur con l’avvicendarsi dei diversi direttori, è
sempre stata riservata ai canti religiosi, tradizionali e non, in particolare a
quelli dei Tempi Forti dell’anno liturgico: i meravigliosi canti del Natale
(“Sos Ninnieddos”) e gli struggenti pezzi della Settimana Santa (Sette
Ispadas de Dolore, Non mi giamedas Maria, Stabat Mater), da considerare come
documenti della storia religiosa e popolare delle nostre genti.
Nel novembre 2008, il Coro ha presentato a Praga (capitale della Repubblica
Ceca) i pezzi Natalizi al Festival/Concorso intitolato al compositore Petr Eben
Prize, cui partecipavano circa 80 cori provenienti da tutto il modo: la giuria
internazionale ha premiato l’Associazione con la medaglia d’argento e con il
premio speciale concesso come miglior Coro Tradizionale!
Il Maestro Dessì, dopo 10 anni di proficuo lavoro, suo malgrado deve lasciare la
direzione a causa di numerosi impegni professionali; con la grande umiltà che lo
contraddistingue e dimostrando grande attaccamento all’associazione, passa
quindi nelle fila dei coristi, andando ad impinguare il già consolidato settore
dei bassi.
Il coro trova subito un degno sostituto: il Maestro Gianpaolo Selloni,
che assume la direzione il 1° febbraio 2010.
Attualmente l’Associazione è composta da 24 elementi, alcuni dei quali sono soci
fondatori.
L'Associazione non ha, per statuto, alcuno scopo di lucro.
E', a tutti gli
effetti di Legge, inserita tra le associazioni no-profit e si sostiene grazie
alle quote volontarie dei soci oltre che ai contributi dei diversi Enti
pubblici.
A chent’annoso! |